SIT IN DI PROTESTA DEGLI OPERATORI DELLO SPORT, DEI CENTRI SPORTIVI, PISCINE, FITNESS, ATTIVITÀ PER LA SALUTE

 

COVID19: RONGHI/RUBERTO (CNAL/FSSI), SIT IN DI PROTESTA DEGLI OPERATORI DELLO SPORT, DEI CENTRI SPORTIVI, PISCINE, FITNESS, ATTIVITÀ PER LA SALUTE VENERDI 29 GENNAIO IN PIAZZA MONTECITORO

Roma 18 gennaio 2021 - “Venerdì29 gennaio, gli operatori e i lavoratori del settore dello sport, del fitness, delle palestre e delle piscine saranno a Roma, in piazza Montecitorio, per un sit in di protesta e per chiedere di incontrare un rappresentante del Governo e delle forze politiche perché, a seguito delle norme anticovid, il settore è allo stremo con centinaia di piccole aziende che stanno chiudendo e migliaia di licenziamenti”.  E’ quanto annunciano Il Segretario Generale della Confederazione CNAL, Salvatore Ronghi, e il Presidente della Federazione Sindacale Sport Italia, Gerardo Ruberto.

 “Il Governo non tiene in alcuna considerazione il mondo delle attività sportive, ormai chiuse da un anno –  dichiara Gerardo Ruberto, Presidente nazionale del sindacato FSSI. Il nostro è un settore che produce “lavoro” e “salute” e va considerato come “comparto essenziale” dell’economia e per la crescita della Nazione. Oltre 160 mila imprese sono paralizzate senza certezze per il futuro e con migliaia di posti di lavoro che si estingueranno definitivamente. I ristori messi in campo dal Governo sono del tutto insufficienti! Chiediamo di poter riprendere in sicurezza, come sempre accertato in sede di verifica, le nostre normali attività, non solo per il ruolo sociale delle nostre imprese, ma soprattutto per evidenziarne l’efficacia a livello preventivo, ma anche terapeutico, fondamentali per la salute e le diverse forme di disabilità” - conclude Ruberto.

I lavoratori della categoria, i personal trainer, gli istruttori, gli assistenti bagnanti, gli addetti alla segreteria, il personale delle pulizie, gli imprenditori del settore – sottolinea Salvatore Ronghi Segretario Generale della Confederazione CNAL, a causa dei vari DPCM, si sono visti negare il diritto al lavoro, e ora migliaia di lavoratori del settore “salute/sport” rischiano il definitivo licenziamento. Chiediamo al Governo di farsi carico del grido di aiuto che proviene da questo fondamentale settore, tutelando le migliaia di strutture sportive, i piccoli imprenditori, i professionisti, i collaboratori di questo settore, che fino ad oggi sono rimasti senza alcuna tutela, non dimenticando la loro valenza a carattere sanitario, sociale ed economico”.

Chiediamo come parte sociale e rappresentanza di dare identità al settore ed essere riconosciuto come comparto lavorativo; che il Governo nel prendere decisioni ci convochi nel più breve tempo possibile, per ascoltare le richieste del comparto e salvaguardare le imprese e i lavoratori dello sport, del fitness e delle piscine e di tutte quelle attività volte al miglioramento della salute.

CNAL/FSSI -Federazione Sindacale Sport Italia

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